resistenza

L’Italia: una nazione fondata sui luoghi comuni
(Getty Images)

Un libro collettaneo di qualche anno fa passa al vaglio tutti gli stereotipi della nostra storia: dal «saccheggio del Sud» alla «resistenza tradita».

Quando De Felice ruppe il tabù: «La Resistenza non fu movimento di massa»
(Ansa)

In uno dei suoi ultimi libri, Rosso e Nero, lo storico reatino demoliva la vulgata sulla seconda guerra mondiale, ma avvertiva: «Occhio al nuovo kitsch politico di destra e di sinistra».

«Il sangue dei vinti» torna in libreria. Ai rossi spiacerà più di vent’anni fa
Giampaolo Pansa (Imagoeconomica). Nel riquadro l'ultima edizione del suo libro «Il sangue dei vinti»
Esce una nuova edizione del libro con cui Giampaolo Pansa raccontava le ombre della Resistenza. I «gendarmi della memoria» non glielo perdonarono e gli diedero del «fascista». Una prassi che negli anni si è consolidata.
Non ci siamo liberati di ipocrisie e falsità
Ansa
La narrazione comunista ha preso il sopravvento sulla realtà storica tanto che oggi quasi nessuno osa ricordare gli orrori commessi anche dai vincitori. Se il nazifascismo è stato sconfitto, lo dobbiamo agli anglo-americani: ma dirlo non conviene.
Non si può celebrare la Liberazione se si negano le stragi dei partigiani
Ansa
A 20 anni dall’uscita del «Sangue dei vinti» di Giampaolo Pansa, le vendette compiute dopo il 25 aprile sono ancora un tabù. Molte delle vittime non indossavano alcuna divisa e troppi assassini sono stati considerati eroi.
Le Firme

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