Dopo giorni di fibrillazione e di finte tregue, Carlo Calenda cade nella trappola dei renziani e silura via social l’idea del partito unico. Per non perdere i fondi parlamentari la sigla resterebbe però in vita alla Camera e al Senato. E c’è chi prepara l’esodo verso il Pd.
Volano gli stracci tra Azione e Italia viva, costrette a stare insieme per non essere spazzate via al voto per l’europarlamento. Veline, veleni incrociati e insulti tra i big o presunti tali del partito unico che verrà. Rissa scatenata dai calendiani, duri i renziani.
Iv e Azione, unitisi a un mese dalle urne auspicando un Draghi bis, incassano un esito deludente. Nonostante il grande pompaggio mediatico, ottengono meno dell’8%.