Ankara punta a ritagliarsi un ruolo chiave nelle trattative per la pace inviando truppe in Ucraina. E facendo leva sulle basi russe in Siria come pedina di scambio con lo zar.
Jolani: «Presto elezioni». L’Iran indebolito avvicina Bibi ed Erdogan, ma resta l’attrito sui gruppi legati al Pkk, che Ankara vuole smantellare. La Russia sposta aerei in Libia.
Secondo voto decisivo in Corea del Sud: il Parlamento di Seul approva l’impeachment per Yoon, dopo la crisi scatenata dall’introduzione della legge marziale. In migliaia in festa nelle piazze.
Nel primo mandato il tycoon non fu affatto tenero con l’organizzazione islamista «amica» dei dem, che ha sfruttato la transizione negli Usa e la debolezza iraniana per agire in Siria. Uno sgambetto che rischia di complicare il ripristino degli Accordi di Abramo.
Gazprom è la multinazionale russa attiva nell'estrazione e vendita di gas naturale (Getty)
Nel primo semestre l’Unione ha importato 26,4 miliardi di metri cubi (+25%). E gli utili del colosso di Mosca salgono a 11 miliardi di dollari. Grazie anche alla regia di Ankara.
Brics, il sultano Recep Tayyip Erdogan vuole entrare nel club di Vladimir Putin e Xi Jinping e Bruxelles non ha nulla da dire.
L’escalation con la milizia foraggiata dall’Iran costringe l’esercito a ridistribuire le forze dalla Striscia al confine Nord. E tornano i dubbi sulla resistenza di Iron Dome.
Il leader del Cremlino sa che il momento è propizio per sedersi al tavolo delle trattative viste le difficoltà sul campo di Zelensky. Intanto prepara il vertice con il presidente turco.