radicchio

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Noi italiani quando pensiamo al riso abbiamo due riflessi condizionati: il risotto e l’insalata. Invece questo, che è il primo cereale al mondo, sfama tre quarti dell’umanità, ha infinite occasioni gastronomiche. Farlo al forno consente di esaltarne la croccantezza e noi che abbiamo la fortuna di avere - grazie alla fatica e alla sapienza dei nostri coltivatori - il miglior Japonica, possiamo sfruttare al massimo questa cottura. Tra pochi mesi si celebreranno gli 80 anni del Carnaroli - ibridazione operata da Angelo De Vecchi tra Vialone nero e Lencino - e dunque conviene prepararsi a onorare il riso, magari in forma regale!

Tempo di Quaresima e dunque evitiamo i piatti di carne quanto possibile. Ci siamo rivolti perciò all’orto di stagione dove s’incontra una foglia che è una benedizione gastronomica e per la salute: il radicchio rosso.

Ci siamo, il freddo è arrivato e in cucina si cercano piatti corposi al gusto, ma non eccessivamente impegnativi. Ci viene incontro un prodotto di stagione di alto pregio: il radicchio rosso.

Da Milano a Gorizia tutte le strade portano al radicchio
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Soltanto un secolo fa era un cibo «povero» che arricchiva le mense contadine del Nord Italia, oggi il «germoglio d'inverno» sboccia prelibato sulle tavole di mezzo mondo. La sua terra di elezione è il Veneto, le sue mille varietà sono altrettanti motivi di orgoglio, le sue doti disintossicanti fanno meraviglie.
Friuli, melting pot di una cucina di frontiera
La regione è punto d'incontro e di scambio tra culture diverse che, proprio nel cibo, permettono di scoprire storie e tradizioni sopravvissute all'omologazione dei tempi moderni. Dai salumi al radicchio rosa di Gorizia, dalle chicche casearie alle verze.
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