La mossa, in risposta alle sanzioni, manderebbe in crisi le centrali nucleari occidentali e favorirebbe il Dragone, pronto a triplicare la produzione di energia atomica.
Quando erano Erdogan e Macron a volare a Mosca nessuno fiatava. Ora basta una missione al Cremlino del presidente magiaro per scatenare una crisi di nervi nel Vecchio continente. Ogni soluzione che non contempli le armi non è gradita a questa Europa.
La visita di Putin rafforza i rapporti con Hanoi che, nonostante il conflitto del passato, era diventata un importante partner di Washington. E ora invece rischia di trasformarsi in un vassallo dello zar.
Per gli inquirenti Volodymyr Zelensky avrebbe finanziato l’attentato. Vladimir Putin minaccia: «I jet bersaglio legittimo ovunque». Generale polacco, a capo dell’Eurocorps che gestiva l’invio di armi all’Ucraina, accusato di essere una spia.