Volodymyr Zelensky vicino alla firma dell’intesa con gli Usa per lo sfruttamento dei minerali ucraini. L’Europa insiste: «Serve la forza». Ma intanto sull’ingresso di Kiev nell’Unione la presidenza di turno polacca frena.
Piano in tre fasi, prime intese: Kiev nella Ue ma non nella Nato. Però in Ucraina si dovranno tenere le elezioni rinviate da un anno e che difficilmente il presidente può vincere. Intanto lui rientra precipitosamente in patria: l’inviato americano arriva in anticipo.
Le due potenze a Riad per «normalizzare» le relazioni e trattare la pace. Marco Rubio sente anche Italia, Germania, Francia, Uk ed Europa, che dovrà sobbarcarsi la sicurezza ucraina. Russi soddisfatti: «Veniamo compresi».
Il presidente Usa Donald Trump offre a Mosca la riduzione degli arsenali e mira a estendere il New Start. Spegnendo i sogni dell’Iran sull’atomica. Se Teheran verrà resa inoffensiva, l’influenza russa nell’area potrà essere rinegoziata.
Putin mette il veto all’Ucraina nella Nato e loda The Donald, che a sua volta critica Zelensky: «Non è stato un angelo». Lavrov: «Roma resti fuori dalle trattative.