A trascinare verso il basso il manifatturiero sono la crisi dell’automotive e il caro energia. Serve sterzare subito le strategie Ue e fare attenzione all’accordo di libero scambio: rischia di rovinare l’agroalimentare.
Su dello 0,5% rispetto ad aprile, anche se resta sotto i livelli dello scorso anno.
Olaf Scholz (Ansa)
La Germania ha chiuso il 2023 in decrescita, e le previsioni 2024 sono al di sotto della media Ue. Con divari così significativi con gli altri Stati, inclusa l’Italia, qualsiasi scelta della Bce sui tassi genererà instabilità.
Olaf Scholz (Getty Images)
Gli agricoltori paralizzano Berlino nel giorno in cui il Pil crolla al limite della recessione (un guaio anche per noi) e Afd, la destra all’opposizione, diventa il primo partito nei sondaggi. Il risultato delle sconsiderate scelte Ue su Ucraina, ambiente e immigrazione.
Dal 2007 il valore aggiunto dell’attività manifatturiera è sceso dell’8,4%, in linea con la Spagna, peggio di Berlino e Parigi. Tra i settori più in difficoltà la raffinazione di petrolio, oltre a legno, carta e chimica.