produzione auto

I big dell’auto vogliono mollare il verde ma chiedono aiuti per il dietrofront
  • Sui motori tradizionali incombe il bando Ue, però il mercato rifiuta le elettriche. Le aziende si barcamenano in ordine sparso e, dopo aver preteso soldi per la transizione, si aspettano incentivi per invertire la rotta.
  • Mancano 800.000 operai specializzati nei veicoli eco. Vendite ferme a ottobre. Mercedes annuncia «miliardi» di tagli.

Lo speciale contiene due articoli.

L’onda verde affonda il lavoro. Boom di cassa nel settore auto
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Mentre il tasso di penetrazione dei veicoli elettrici in Europa è sotto lo zero, la filiera che produce pezzi (anche per i big tedeschi) si è dovuta rifugiare nella Cig: + 28% in 7 mesi. La via d’uscita? Cancellare l’obiettivo 2035.
«Troppi regali alla Cina. Ora Bruxelles imbocchi la neutralità tecnologica»
Guido Guidesi (Imagoeconomica)
L’assessore lombardo Guido Guidesi: «C’è grande confusione nel settore automotive. Che assist a Pechino con il solo elettrico, puntiamo sull’innovazione».
  • A ottobre i leader dell’Unione si incontreranno per cercare soluzioni al rischio dipendenza. Meglio tardi che mai. Il vero problema è che le case occidentali continuano a produrre buona parte delle loro vetture in Oriente.
  • Sciopero dei lavoratori dello stabilimento Stellantis a Melfi: la situazione di incertezza sugli investimenti va avanti da troppo tempo. Non ci sono i componenti per l’elettrico.

Lo speciale contiene due articoli.

La scure ecologista sulle vetture farà strage di imprese e lavoratori
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L’elettrificazione stroncherà le aziende (più di 2.000 nel Paese) che producono componenti per le automobili a benzina o diesel. E molte saranno costrette a fabbricare ricambi, sprecando risorse in un settore morente.
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