2024: crisi europea dell’automobile, produzione petrolio e gas USA ai massimi, Green Deal in crisi, prezzi energia in salita. 2025: elezioni in Germania, avvio della presidenza Trump, Cina leader nel clean tech e nel carbone.
A dispetto di proclami e desideri Ue, il fabbisogno di energia delle regioni settentrionali è stato coperto al 14% dalle rinnovabili e al 41 dal gas. L’atomo di Parigi ha garantito il 12%, stabilizzando i prezzi e livellando i picchi.
A marzo, la guerra ha causato un’impennata che non si vedeva da 31 anni: +6,7% su base annua. Rincari massimi su energia (+53%) e carburanti (+38%). Su anche i prezzi degli alimenti. Male il resto d’Europa: in Germania gli aumenti sono i più alti dall’unificazione.
Ospiti del talk condotto da Daniele Capezzone negli studi di Utopia, il responsabile energia della Lega Paolo Arrigoni e il senatore del Movimento 5 stelle Stanislao Di Piazza. Temi del giorno: il conflitto russo-ucraino, gli effetti sull'energia e l'economia, le riaperture e un quadro politico.
La centrale nucleare di Gundremmingen (Getty Images)
Olaf Scholz non chiederà modifiche al testo Ue che inserisce l’atomo fra le energie rinnovabili, nonostante le proteste dei Verdi. Come ha scritto «La Verità», la Germania non può rinunciare alle centrali francesi. L’Italia non si è espressa ma sosterrà Parigi.