Da ministro della Salute, pensando di dover mollare la poltrona dopo le dimissioni di Matteo Renzi, sistemò il suo portavoce nell’agenzia del farmaco. Poi Paolo Gentiloni la confermò. E in poco tempo il giornalista vide aumentare il suo stipendio a 345.000 euro all’anno.
L'opera prima dell'addetto stampa di Giuseppe Conte, intitolata «Il portavoce», non sarà messa in vendita come previsto a fine mese. È il secondo volume «governativo» che salta dopo quello (autocelebrativo) del ministro Roberto Speranza sulla pandemia.
La carica dei portavoce quarantenni indaffarati a tutelare e soprattutto a dare visibilità al «capo». E pure a prendersi la responsabilità dei suoi errori. Sabato scorso la prima infornata. Ed eccomi oggi alla seconda, e ultima per ora, rassegna dei più influenti portavoce del mondo politico italiano. Come si sa, tutto è cambiato nei palazzi del potere e dietro i nuovi ministri ci sono professionisti nell'ombra: alcuni vecchi mestieranti, altri professionisti dignitosi e consumati, ma soprattutto giovani ambiziosi, che fiutano il profumo del comando, impegnatissimi a tutelare «il capo» e a coltivare tattiche e strategie. Ecco chi sono, anche con i loro recapiti, se tra i lettori ci fosse qualcuno desideroso di contattarli...
Dalla zarina del Carroccio al Casalino furioso, da quelli sempre connessi agli spin doctor, fino agli usati sicuri. Le pagelle a chi manovra la comunicazione politica.