La città siriana è vitale per i rifornimenti a Damasco e collegata a Tartus, dove i russi hanno una base. Mosca medita l’invio di uomini dalla Libia, ma non ne ha abbastanza.
Il ministro degli Esteri di Varsavia: «Il Cremlino inquina tutto con le sue bugie».
Lo zar pensa agli Oreshnik per abbattere i centri decisionali della capitale ucraina. Un milione di cittadini al buio dopo i raid russi sulle strutture energetiche. Scholz vuole fornire a Varsavia sistemi di difesa aerea.
Il premier polacco, ben visto a Bruxelles, vieta ai migranti di chiedere asilo: «Spinti da Minsk per destabilizzarci». Ma è una scusa che copre la stretta contro il caos sociale.
Dopo aver accolto i profughi, i due Stati europei si dichiarano disposti a rastrellare tutti i maschi adulti per rimandarli oltreconfine, verso la morte certa della prima linea. Qualcuno ponga fine a questa tragedia.