Giorgio Mulé (Stefano Montesi - Corbis/Getty Images)
Il sottosegretario azzurro: «Silvio Berlusconi lanciò l'idea già nel 2019. Mara Carfagna e Mariastella Gelmini sbagliano a mettersi di traverso: chi dice no a priori cerca alibi per non realizzare niente. Giovanni Toti e Luigi Brugnaro? Transgender politici: imitano male l'originale, come il Parmesan».
Il leader leghista vede il premier e lancia la prima manifestazione post riaperture.
Il sondaggista Fabrizio Masia sull'ipotesi del partito unico: «Dapprima confonderebbe gli elettori, favorendo Giorgia Meloni. Poi, tutto dipenderà dai risultati del governo. Occhio al nome: Salva Italia dà l'idea di un disegno di breve respiro».
Anche se ormai non ha più un'eredità politica da lasciare, Silvio Berlusconi non vuole cedere il passo a Matteo Salvini. È passato dal desiderio di diventare il padre nobile del centrodestra all'incubo di essere il parente povero.