Sul «Timone», il cardinale Camillo Ruini ricorda Joseph Ratzinger a due anni dalla morte: «Riconobbe il progetto di salvezza nonostante la crisi della fede».
Le frasi scomposte di Francesco sono in continuità con quelle più raffinate di Joseph Ratzinger ma alla Santa Sede non è più riconosciuta la possibilità di avere una propria linea morale. E l’infallibilità papale si limita alla fede.
In Spagna spuntano manifesti dove si dice che non c’è violenza se un bimbo acconsente al rapporto sessuale. E la Germania depenalizza il possesso di film porno con minori.
Nella sua autobiografia, Bergoglio rivede il rapporto con Benedetto XVI: «Strumentalizzato da gente senza scrupoli. Se mi dimetto diventerò solo un vescovo emerito». Poi tinge di arcobaleno la Chiesa: «Avanti con le benedizioni ai gay, non c’è il pericolo scisma».
Per l’invito a trattare, al Pontefice si rinfaccia il proposito di premiare l’aggressore Invece la tregua salverebbe la popolazione civile. E l’alternativa è l’olocausto nucleare.
Dopo il controcanto su «Fiducia Supplicans», il Segretario di Stato aggiusta il tiro sull’Ucraina. Presentandosi come un possibile successore moderato di Bergoglio.