Solo macerie nel centrosinistra dopo la batosta elettorale. I dem s’interrogano sull’opportunità di continuare a genuflettersi al M5s che sta esplodendo. Grillo infierisce su Whatsapp: «Si muore più traditi dalle pecore...».
Andrea Orlando ed Elly Schlein (Ansa)
L’ex ministro era uno degli ultimi capi corrente che potevano darle fastidio. Resta De Luca. Ma ora il partito è nelle sue mani.
Andrea Orlando (Ansa)
Non solo David Ermini: nella ditta di Aldo Spinelli l’ex segretario del Csm nominato quando Andrea Orlando era ministro. La barca vicino a quella della toga del caso Toti, la casa in Messico, la raccolta fondi opaca: tutti gli altarini del candidato.
Ron DeSantis (Ansa)
Intesa tra il colosso e la Florida dopo la disputa sul parco di Orlando e gli attacchi al repubblicano per lo stop al gender nelle scuole. Ma l’azienda ha grane pure con gli investitori: «Basta woke, i film devono divertire».
Marco Tarquinio (Ansa)
Tutti contro tutti al Nazareno. Pina Picierno azzanna il capo che vuole correre: «Non siamo all’“Isola dei famosi”». Stefano Bonaccini medita di sfilarsi. E intanto il partito si spacca sull’ex direttore di «Avvenire»: Andrea Orlando lo difende, Eugenio Giani guida la fronda dei più filo-Nato.