odio

Da Gentile agli Anni di piombo. C’è chi per esistere deve odiare a tutti i costi
Giovanni Gentile
Il ricordo delle vittime del terrorismo è ancora tabù, mentre a Firenze è vietato celebrare il più grande filosofo italiano moderno. Per alcuni il passato non passa mai.
L’odio ha dato i suoi frutti: deturpata la foiba
(Ansa)
Il monumento nazionale di Basovizza vandalizzato con scritte inneggianti ai massacri anti italiani: è la logica conseguenza delle campagne negazioniste portate avanti da una sinistra che non ha mai fatto i conti con le tragedie del fronte orientale.
Gli insulti alla Segre fanno comodo a chi vuole imbavagliare il dissenso
Sergio Mattarella e Liliana Segre (Ansa)
Dopo gli attacchi alla senatrice, Mattarella ha invocato un «argine» ai social, mentre a Milano è stata istituita la commissione contro «i discorsi d’odio». Iniziative che rischiano di tradursi in censura delle idee non allineate.
Rubio, lo chef con l’odio come piatto forte
Chef Rubio (Getty Images)
Condannato per post antisemiti, si è specializzato in invettive online e ai cortei pro Palestina. Non ha risparmiato neanche minacce ai giornalisti che secondo lui sostengono Gerusalemme: «Devono avere paura di andare al lavoro e temere per i figli».
Insultano morti e commemorazioni. Ma loro possono farlo: sono i Buoni
Parigi, manifestanti festeggiano la morte di Jean-Marie Le Pen (Getty Images)
L’odio di sinistra non ha più limiti: in Francia, piazze piene di progressisti festanti alla notizia del decesso di Le Pen. Da noi, invece, si vuole vietare il ricordo (politicamente scorretto, ma legale) di Acca Larenzia.
Le Firme

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