Caro Emmanuel Macron, caro presidente della Francia, le scrivo questa cartolina per farle i complimenti: ha restaurato la cattedrale di Notre-Dame in «soli» cinque anni. Un miracolo, in pratica. E se qualcuno pensa che dopo cinque anni sia piuttosto normale riaprire una cattedrale, sicuramente è un populista: lei merita la gloria e l’onore che le hanno tributato 50 capi di Stato, nonché i giornali di tutto il mondo, leggendo i quali sembra che più che restaurarla lei la cattedrale l’abbia costruita. Con le sue mani. E con Brigitte come architetto. Una vera impresa monumentale, un successo senza pari, simbolo imperituro della gloria francese. Tanto che mi viene un dubbio: adesso che ha restaurato la cattedrale, ecco, non potrebbe far qualcosa, lì a Parigi, per restaurare anche la democrazia?
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Sfilata di capi di Stato, artisti e teste coronate per la riapertura della cattedrale parigina. Presenti anche Mattarella e Meloni. Francesco assente (per la rabbia dell’Eliseo) ma manda un messaggio all’arcivescovo.
Emmanuel Macron e Sergio Mattarella (Ansa)
Il presidente sarà alla cerimonia di riapertura di Notre Dame. Assente invece il Papa.
A Saint-Germain-des-Prés non si parla d'altro che di Mourre e del suo gesto. C'è pure chi pensa di emularlo, prendendo di mira il simbolo mondiale della Francia.
Ansa
Nella storia dell’Occidente cristiano non mancano crimini e violenze, anche se in misura minore rispetto alle altre culture. Però l’odierna ideologia «woke» vuol fare piazza pulita del nostro passato. E così lascia campo libero ai nuovi barbari.