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Unrwa e Israele all'atto finale
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Lo scorso 3 novembre lo Stato ebraico ha ufficialmente comunicato all'Onu la cessazione delle proprie relazioni con l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa).

Così Haiti sta sprofondando nel caos
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  • La situazione a Port au Prince diventa ogni giorno più drammatica. Nell’ultima settimana di ottobre oltre 10.000 persone hanno dovuto abbandonare le loro case nei quartieri centrali di Cité Soleil e Solino dove la legge non esiste più e le gang criminali saccheggiano e incendiano tutte le abitazioni.
  • Antoine Rodrigue, diplomatico e rappresentante permanente dell'isola caraibica alle Nazioni unite: «Serve un altro tipo di impegno internazionale per sostenere il ripristino della pace. L'Onu deve fare uno sforzo economico e politico perché le nostre forze di polizia hanno bisogno di maggiore supporto».
  • Stefano Gatto, ambasciatore dell’Unione europea ad Haiti: «Da qui non si riesce nemmeno a uscire, non ci sono collegamenti aerei e la frontiera con la Repubblica Dominicana è chiusa».
  • Flavia Maurello, responsabile dell'organizzazione non profit Avsi per Haiti: «Ormai le bande criminali controllano il 90% della capitale e sono pochi i quartieri che restano sotto controllo governativo».

Lo speciale contiene quattro articoli.

Aiuti in Etiopia, Onu nello scandalo
Antonio Guterres (Ansa)
Inchiesta Reuters smaschera il malaffare sulle derrate alimentari per i poveri, finite ai soldati e al mercato nero. Gli Usa scaricano le Nazioni Unite e bloccano gli invii.
L’Onu si accorge di essere inutile in Libano
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I 15 membri del Consiglio di sicurezza chiedono di attuare la risoluzione 1701, disattesa dal 2006. Il premier stigmatizza gli attacchi ai caschi blu e annuncia la sua presenza sul campo venerdì. Usa: «Embargo delle armi se non ci saranno miglioramenti a Gaza».
Israele spara sui nostri soldati. Il governo: «crimine di guerra»
Il ministro della Difesa Guido Crosetto durante una visita al contingente italiano in Libano (Ansa)

Pochi giorni fa l’esercito di Gerusalemme aveva chiesto al contingente Unifil di spostarsi. Dopo il rifiuto, l’attacco. Il premier: «Inammissibile». Crosetto durissimo: «Non è un errore, non prendiamo ordini da loro».

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