Eliminati dall’Idf il leader e il capo dell’intelligence della milizia sciita. Altri raid a Beirut. Antonio Tajani: «Gli italiani lascino il Paese». Massima allerta nello Stato ebraico: scuole aperte, ma vietati eventi sportivi e assembramenti.
Nasrallah parla in tv dopo gli attentati in Libano: «Lo Stato ebraico sarà punito». Ma intanto la milizia sciita (e l’Iran) restano tramortiti. Mentre altre offensive hacker potrebbero colpire siti energetici e acquedotti.
Arriva la risposta alla strage nel campo di calcetto: raid di Gerusalemme sulla roccaforte del Partito di Dio. L’obbiettivo era il braccio destro di Nasrallah. Pioggia di razzi verso lo Stato ebraico. Ora è rischio escalation.
Altri scontri tra milizie e israeliani, mentre lo Yemen rivendica in un video l’attacco con i droni a Eilat. Domani parla Hassan Nasrallah: il leader libanese potrebbe chiamare a raccolta l’intero mondo musulmano.
A partire dal 1990 lo Yemen ha acquisito armi da ben 29 nazioni (Italia inclusa). Un enorme arsenale, in parte obsoleto, sul quale è stato però perso ogni controllo.