Bruxelles, media e progressisti tacciono davanti all’esodo di 100.000 profughi dal Nagorno. La retorica dell’accoglienza imposta all’Italia sparisce davanti al gas azero.
L’Azerbaijan attacca il suo vicino, eppure nessuno in Europa pensa di rifornire la resistenza. Forse perché l’aggressore ci smercia il petrolio. Anche la crisi tra Polonia e Ucraina dovuta al grano lo conferma: gli affari contano sempre più della retorica umanitaria.