Niente golden power per l’Ops del Monte su Mediobanca I francesi salgono al 20% di Banco Bpm e diventano decisivi.
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Dopo Algebris di Serra, anche Pimco, il colosso Usa delle gestioni che detiene l’1,5% di Siena, si schiera a favore dell’Ops su Mediobanca in vista dell’assemblea del 17. Segnale di fiducia per l’ad Lovaglio. Decisiva la posizione di Banco e Anima.
Luigi Lovaglio, ad di Montepaschi (Imagoeconomica)
Per l’ad Lovaglio le turbolenze dei mercati non impatteranno sull’operazione da chiudere entro luglio. Il 17 è prevista l’assemblea: sì all’aumento di capitale da Caltagirone, Delfin e Tesoro. Lettera Ue all’Italia: chiarimenti sul golden power per Unicredit-Bpm.
L'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel (Ansa)
Piazzetta Cuccia chiede all’Eurotower approfondimenti sulle partecipazioni incrociate degli azionisti e parla di sospetta concertazione. Un tentativo di fare una barricata contro l’Ops lanciata da Montepaschi.