Piazza Affari ha premiato la mossa annunciata da Remo Ruffini e il titolo del gruppo si trova ora al comando del Ftse Min con un guadagno oltre il 3% e viaggia ben sopra quota 44 euro.
«È un'unione di due brand italiani con gli stessi valori, lo stesso rigore gestionale, la stessa passione per l'innovazione, lo stesso amore per le proprie persone e la stessa voglia di futuro. La celebrazione della resilienza di un Paese che nessuna crisi potrà mai fermare». Con queste parole, Remo Ruffini - amministratore delegato di Moncler - ha annunciato l'acquisizione di Stone Island, azienda italiana di sportwear.
Nella giornata di ieri, il consiglio di amministrazione di Moncler spa ha approvato all'unanimità il progetto di aggregazione di Sportswear Company spa, società titolare del marchio Stone Island in Moncler. L'accordo prevede che l'acquisizione da parte di quest'ultimo abbia luogo sulla base di un controvalore definito dalle parti in complessivi 1,15 miliardi calcolato sul 100% del capitale. Il corrispettivo per l'acquisto delle azioni verrà versato per cassa da Moncler, fermo restando che al closing i soci Spw si sono impegnati a sottoscrivere, per un controvalore pari al 50% del corrispettivo, 10,7 milioni di azioni di nuova emissione Moncler valorizzate in base agli accordi raggiunti in misura pari a 37,51 per azione (che corrisponde al prezzo medio degli ultimi 3 mesi). È inoltre previsto che Carlo Rivetti, a seguito dell'esecuzione dell'operazione, entri a far parte del consiglio di amministrazione di Moncler.
La mossa annunciata da Remo Ruffini, ovvero l'utilizzo della casa della società per rilevare un'azienda, è stata fortemente apprezzata da Piazza Affari. Dopo un avvio in rosso, con cali di quasi il 2%, il titolo del gruppo ha fatto un balzo, e ora si trova al comando del Ftse Mib con un guadagno oltre il 3% e viaggia ben sopra quota 44 euro. Per gli analisti di Equita, l'acquisizione potrebbe portare Moncler ad avere uno stand alone di liquidità pari a 883 milioni di euro.
«L'operazione ci sembra strategicamente opportuna in quanto offre a Moncler l'opportunità di accompagnare Stone Island in un processo di ampliamento geografico (oggi 80% del fatturato in Europa) e di rafforzamento della distribuzione diretta (oggi 78% del fatturato è wholesale) e del digitale, facendo leva su un marchio con un posizionamento forte e distintivo» hanno spiegato da Equita.
Carlo Rivetti, presidente e ad di Stone Island, ha commentato l'unione con Moncler dicendo: «Io e Remo abbiamo deciso di unire le nostre forze e le nostre visioni per affrontare insieme e più forti le sfide che ci aspettano. […] Questa partnership rappresenta una grande opportunità per il percorso di sviluppo di entrambe le aziende e aiuterà Stone Island ad accelerare la sua crescita internazionale anche grazie all'esperienza maturata da Moncler nel mondo retail fisico e digitale. Sarà un'opportunità di scambio e crescita anche per tutte le persone di Moncler e Stone Island con il contributo delle quali continueremo a scrivere, insieme, una storia di ingegno, creatività e professionalità per fare onore all'Italia nel mondo».
L'obiettivo dei due brand è racchiuso nella filosofia «beyond fashion, beyond luxury» che mira alla creazione di un nuovo concetto di lusso che Ruffini ha definito come «un universo aperto e partecipativo, che vive di community, esperienzialità e di scambi culturali, dove la comunicazione è sempre interazione e dove l'aspirazionalità va oltre il possesso per diventare "essere parte", “appartenere"».
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