mohamed bazoum

I golpisti del Niger non arretrano: Ecowas vicina all’intervento armato
I membri dell'Ecowas riuniti il 17 agosto 2023 (Ansa)
  • Si allontana la via diplomatica tra la giunta e gli Stati dell’Africa occidentale, riuniti in Ghana. L’operazione militare alimenterebbe però i flussi verso il Mediterraneo dei migranti di passaggio nel territorio nigerino.
  • Almeno 55 morti a Tripoli dopo gli scontri tra Brigata 444 e forze Rada, entrambe filo governative. All’origine delle ostilità, l’ipotesi di avvicinamento ad Haftar.

Lo speciale contiene due articoli.

«Se ci attaccate il presidente muore». Ma l’Ecowas schiera i suoi militari
Il presidente deposto Mohamed Bazoum (Getty Images)
Gli Stati dell’Africa occidentale alzano il tiro, benché i sediziosi giurino che giustizieranno il leader deposto in caso di invasione. Il delegato Usa ammette: «Non c’è ancora una strategia per normalizzare la situazione».
I golpisti nominano il nuovo premier. Dialogo interrotto, Usa in difficoltà
Sostenitori del golpe per le vie di Niamey (Ansa)
  • Il generale Tchiani ha scelto l’ex ministro delle Finanze, sospettato di corruzione in un affare petrolifero con la Cina. Annullato il summit diplomatico con l’Onu. E Prigozhin mobilita la Wagner: «Siamo pronti».
  • Ucraina: in arrivo da Washington una maxi fornitura di armi, tra cui 31 carri armati Abrams. Attacco russo nel Donetsk, 8 morti e 90 feriti. L’esercito ucraino: «Sono tutti civili».

Lo speciale contiene due articoli.

Niger, golpisti pronti a difendersi ma a traccheggiare ora è l’Ecowas
Niamey, manifestazione in favore dei golpisti (Getty Images)
  • A ultimatum scaduto, la giunta richiude lo spazio aereo e invia truppe al confine. Mentre la coalizione africana non sembra in grado di intervenire e la Nigeria prende tempo. Tajani: «Serve la diplomazia».
  • Gli 007 ucraini: «Arrestata un’informatrice del nemico». Kiev esulta per i risultati diplomatici a Gedda, Mosca li snobba. Ankara: «Erdogan chiederà il cessate il fuoco».

Lo speciale contiene due articoli.

Nel golpe in Niger non c’è lo zampino russo
(Ansa)
Fonti autorevoli smentiscono le tesi sull’influenza di Putin: il colpo di Stato sarebbe nato da faide tra i vertici del Paese, divisi sulla vicinanza alla Francia. E Mosca ne approfitta per avanzare in Africa, sempre più estranea dal controllo transalpino.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy