Esauriti i ricordi confusi dell’ex premier, «Repubblica» si butta sul caccia caduto sulla Sila 20 giorni dopo la strage dell’Itavia. E usa un maresciallo in pensione che collega i due fatti e rilancia la tesi della messa in scena. Ma l’uomo ai giudici disse il contrario.
L’ex premier scrive alla «Verità»: «Ho solo rimesso sul tavolo una ipotesi già accreditata, ma non ho elementi nuovi. Dei titoli di “Repubblica” non rispondo». Conferma 20 anni di deposizioni incongruenti e cade dal pero: «Mettere io in crisi il governo?».
L’ex premier si rimangia le dichiarazioni rese a «Repubblica» su Ustica e butta la colpa sul titolista. È sconfortante pensare a quanto potere abbia avuto, e per quanti anni.
Nei verbali originali delle sue deposizioni in tribunale Giuliano Amato aveva già spinto la tesi dell’esplosione esterna per poi citare «sensazioni» e una «campagna giornalistica».