I media italiani brigano con le traduzioni dall’inglese pur di spacciare le espulsioni dei clandestini volute da Trump per raid nazisti. Joe Biden faceva cose simili, ma non pubblicava le foto. E gli editorialisti non lo biasimavano per aver fabbricato un «nemico straniero».
Mentre gli Stati membri vanno in ordine sparso davanti all’emergenza, il commissario per l’Uguaglianza, Helena Dalli, annuncia che il Patto verrà rivisto tra due anni. E assicura: «Siamo in contatto con i singoli Paesi».
L’Istat certifica che si è esaurita la spinta demografica impressa da chi è arrivato da fuori. Così, il welfare è destinato a diventare insostenibile. Noi dovremmo riorganizzare gli ingressi regolari. Ma l’inghippo vero sta nel gigantesco flop economico targato Europa.
Il testo del 1951, agitato come feticcio dai movimenti immigrazionisti, tutela esplicitamente i rifugiati reali. Ma non vieta a uno Stato di fermare le ondate di presunti richiedenti asilo (in assenza di reali presupposti).