Alcuni dei migranti sbarcati al porto di Gran Tarajal a Fuerteventura, Isole Canarie, lo scorso 16 aprile (Ansa)
Il cancelliere socialista Olaf Scholz li espelle verso Paesi non sicuri, il suo omologo spagnolo ha rispedito in Marocco pure centinaia di minori non accompagnati, il democratico Joe Biden respinge i richiedenti asilo. Solo qui i dem frignano per gli accordi con l’Albania.
Retromarcia (e figuraccia) di Giuseppe Provenzano che prima caldeggia il siluramento del politico dei Balcani, poi rettifica: «Non siamo i buttafuori del Pse». Da Romano Prodi a Matteo Renzi: dem in fila per l’uomo forte di Tirana.
Sulla «Stampa» l’indizio della guerriglia giudiziaria per sabotare l’accordo sui Cpr: basterà una Apostolico a bloccare tutto. E la politica, così, perderà ogni autonomia.
Progressisti in tilt sull’accordo tra Italia e Albania sui migranti, si rifà vivo addirittura Gregorio De Falco. Pierfrancesco Majorino (Pd): «Pasticcio pericoloso». Fdi e Fi: «Patto storico».
Il rettore dell’Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari sogna la candidatura dopo la guerra ai dem toscani e al sindaco Dario Nardella.