Durante la presentazione dei dati semestrali, l’ad di Mediobanca critica la legge di riforma delle governance. L’ultima parola spetta a Sergio Mattarella nel 2025. E anche a Londra ci sono polemiche per una proposta simile.
Mossa inaspettata: non sono state fornite motivazioni ufficiali. Potrebbe servire per avere le mani libere su Piazzetta Cuccia. E a favorire le mosse di Delfin.
Confermata la fiducia all’ad che, assieme a Mediobanca, l’ha spuntata nella sfida di Trieste e resterà al timone per altri tre anni. Dieci i consiglieri dei vincitori, tra cui il nuovo presidente Andrea Sironi, e tre di Caltagirone. Prove tecniche per Piazzetta Cuccia?