Oggi in cdm il dl sulle estrazioni, a cui sono destinate risorse finora rimaste ferme. Dubbi dell’esperto: «Senza l’obbligo di raffinazione rischiamo di autodepredarci».
- L’esperto Gianclaudio Torlizzi: «La Bce dovrebbe offrire le garanzie finanziarie. Le sanzioni a Mosca hanno aggravato la nostra dipendenza».
- L’Europa spinge per il Green deal dopo che per anni ha lasciato che la Cina acquisisse il controllo degli elementi necessari alla transizione Il risultato è il rialzo dei prezzi Eppure un’alternativa ci sarebbe: riaprire le miniere.
- Ecologisti e banche sono un ostacolo. I primi preferiscono che l’impatto ambientale lo paghino i Paesi più poveri. Le seconde «non concedono prestiti per piani contrari ai principi verdi», spiega l’analista Enrico Mariutti.
Lo speciale contiene tre articoli.
La Cina possiede la maggior parte delle risorse necessarie alla transizione energetica. Oltre che asiatici, i gruppi che controllano le miniere sono quasi tutti dell’anglosfera.
Il prezzo del gasolio è destinato ad aumentare, con conseguente rialzo dei costi di trasporto. L’ondata di rincari si concentrerà in particolare sui metalli per uso industriale. E se riparte la Cina, maggior consumatore al mondo, l’impennata è inevitabile.
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Oltre a gas e petrolio, potremmo procurarci altre materie prime fondamentali come rame, cobalto e nichel. Per invertire la rotta bisogna però superare le proteste degli ambientalisti e i diktat di Bruxelles.