materie prime

Dopo essersi ripresi dalla sbornia verde, i gestori speculativi investono al ribasso sui titoli legati alla transizione ecologica. Impossibile realizzare i profitti previsti: i nuovi dazi bloccano le materie prime cinesi. Solare e automotive i settori più in difficoltà.
  • Nel mondo sono ferme le esplorazioni, così gli acquisti delle banche centrali, le guerre in corso e l’Intelligenza artificiale stanno spingendo la domanda. Al punto che serve riciclare gioielli per soddisfare le grandi richieste.
  • Nel 2024 il costo dei variabili si è già ridotto e i future sull’Euribor scontano un altro taglio Bce a dicembre. Notevoli risparmi per prestiti da 150.000 euro. E nel 2025...

Lo speciale contiene due articoli.

Colazione da Tiffany
Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (Getty Images)
Il primo pasto del mattino sta diventando un vero lusso. Le quotazioni di caffè, tè e cacao, sono ai massimi storici. In crescita anche il succo d’arancia. Solo lo zucchero, dopo l’impennata invernale, torna giù.
Coi dazi Usa, alla Bce la grana materie prime
Donald Trump (Ansa)
Le politiche protezioniste di The Donald contro Cina e resto del mondo rischiano di affossare Bruxelles. Per l’analista Torlizzi potrebbero però costringere la Banca Centrale a diventare prestatrice di ultima istanza e garantire la liquidità che verrà a mancare.
  • Tronchetti Provera demolisce la transizione verde a tappe forzate: «Degli ignoranti ideologizzati stanno creando un danno enorme. Non abbiamo né materie prime né batterie». Già in maggio aveva sottolineato: «L’Ue causa problemi all’Europa e aiuta la Cina».
  • Uno studio Fim Cisl mostra il crollo delle commesse e l’esplosione dell’uso della Cig. Va peggio per Nord e piccole imprese. Colpa di tutte le scelte sbagliate di Bruxelles.

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