La riforma che tanto stava a cuore a Conte gli permetterà di fare rinnovi mirati dei vertici dell'intelligence per brevi periodi. Il premier potrebbe nominare un suo preferito affinché sia operativo anche quando arriverà un successore a Palazzo Chigi.
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Il M5s, con Gianni Letta e Marco Minniti, spinge Vito Crimi all'intelligence. Il Carroccio, però, vuole Giancarlo Giorgetti. Il Viminale apre alla conferma del capo della polizia: «Questa squadra ha lavorato bene».
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Mario Parente, vicino al condannato Mario Mori per la Trattativa, puntava alla riconferma per 4 anni. Ma dopo il verdetto si fa largo il «gigliato» Valerio Blengini.