Il presidente americano schiaccia l’acceleratore sulla pace: «Vedrò sia Zelensky, sia il leader russo». Bruxelles dà altri miliardi a Kiev ma resta col cerino in mano.
In caso di sfiducia a François Bayrou, il presidente potrebbe usare l’articolo della Costituzione che gli dà pieni poteri. Ma è una misura che copre l’ipotesi di grave pericolo per il Paese.
Spiazzati i giornali e i politici che a sinistra avevano fatto a gara nell’elogiare la strategia dell’inquilino dell’Eliseo. Ma il vero sconfitto è Sergio Mattarella, grande sponsor del Trattato del Quirinale e tessitore di rapporti speciali con un leader inadeguato.
La mozione di censura passa con 331 voti: il governo cade. Nuovo premier a breve, però trovare i numeri sarà un incubo.
Le cifre di novembre illustrano gli interventi della Bce a favore dei titoli pubblici transalpini: rimborsato il doppio rispetto ai 5 mesi precedenti. Ma l’Ocse chiede stangate per noi.
Se oggi la MarineLe Pen sostiene la mozione di censura della sinistra, come annunciato, il governo cade. Il presidente, tuttavia, ostenta sicurezza: «Quel voto non ci sarà. Dimettermi? Fantapolitica, resterò fino all’ultimo secondo».