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Open, la Cartabia rottama le accuse a Renzi: «Gli elementi non bastano»
Matteo Renzi (Ansa)
A sorpresa il gup ha prosciolto tutti gli imputati nel procedimento sui soldi alla fondazione dell’ex premier. Il leader di Iv si toglie i sassolini dalle scarpe e attacca tutti: dai magistrati al premier, dai 5 stelle a Marco Travaglio.
La legge vale per tutti. E per i magistrati?
Luca Palamara (Imagoeconomica)
Lo scoop della «Verità» mostra che, nello scandalo Csm che ha terremotato le Procure di mezza Italia, i primi a violare le norme sarebbero stati i pm. Il nuovo governo deve procedere alla riforma dei tribunali per scardinare il sistema scoperchiato da Luca Palamara.
Il leader fa piazza pulita della minoranza (Luca Lotti, Stefano Ceccanti, Alessia Morani e Valeria Fedeli) e sfotte: «Avrei potuto imporre i miei». Posto garantito a Carlo Cottarelli e Marco Bentivogli. Piero Fassino paracadutato in Veneto, Dario Franceschini in Campania.
«Boccia si attivò per la nomina di Capristo»
Francesco Boccia (Getty Images)
L'ex ministro ammette: «Mi interessai dell'incarico alla Procura di Taranto», tenuta d'occhio da Amara per le vicende Ilva. E il legale Giuseppe Calafiore tira in ballo Luca Lotti: «Gli fu chiesto d'intervenire, ma lui era infastidito dalle pressioni del collega pugliese».
Online i messaggi con Luca Lotti e Cosimo Ferri
Cosimo Ferri (Ansa)

Ecco le chat tra Luca Palamara e i due deputati spuntati nelle intercettazioni dell'ormai famigerata riunione dell'hotel Champagne, a Roma, del maggio 2019: si tratta di Cosimo Ferri e Luca Lotti. Entrambi non indagati (a differenza di Palamara che deve rispondere di una presunta corruzione) ma entrambi additati come i registi occulti, insieme al boss Unicost, del mercato delle nomine per i posti più importanti nelle procure d'Italia.




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