loggia ungheria

A Perugia altro caso dossier. I file «rubati» sono migliaia
La Procura di Perugia. Nel riquadro, Raffaele Guadagno (Ansa)
  • Per anni attiva una rete attorno al cancelliere Raffaele Guadagno che poteva contare su un circuito di giudiziaristi, pm e investigatori. Materiale contestato anche al dem Guido Ruotolo.
  • Dopo l’articolo della «Verità» i difensori di uno degli imputati per la bomba di piazza della Loggia chiederanno la deposizione di «Lady Golpe». I legali vogliono fare chiarezza sulle modalità con cui il colonnello Massimo Giraudo ha raccolto le dichiarazioni di una teste.

Lo speciale contiene due articoli.

La loggia Ungheria era falsa ma i pm chiedevano favori veri ad Amara
Piero Amara (Imagoeconomica)
Almeno tre magistrati avrebbero cercato il faccendiere, a processo per calunnia, per «aumentare le chance di vittoria» nella corsa alle nomine. L’accusa: «Aveva una rete di relazioni e rapporti di altissimo livello».
«D’Alema brigava in affari coi faccendieri della loggia»
Massimo D'Alema (Getty Images)
L’ex premier negò l’incontro con Piero Amara e Giuseppe Calafiore per un business con gli uomini della presunta associazione «Ungheria». Ma Alessandro Casali, amico di Baffino, ai pm conferma i meeting imbarazzanti: ecco la sua testimonianza.
Perugia è il crocevia dei segreti dei giudici
Raffaele Cantone (Imagoeconomica)
Dallo «spione» di Guido Crosetto alla talpa che spifferava indagini, fino ai misteri della Loggia Ungheria: la Procura di Raffaele Cantone al centro di tutti gli intrecci.
Chiuse le indagini sull’ex legale Eni e sul compare Giuseppe Calafiore. Il ministero: incontri clandestini del faccendiere alla Caritas.
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