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Lobby, Ong, altre tasse e divieti: il vero conto dei Verdi in Europa
Ignazio Marino e Leoluca Orlando (Ansa)
  • Puniti alle urne, gli ambientalisti sono ora la stampella preferita di Ursula von der Leyen. Ma il loro potere, attraverso enti privati e burocrazia, porta ideologie disastrose. Che il centrodestra dice di voler combattere.
  • Un complesso reticolo di associazioni, professori, presunti esperti e Ong, anche finanziato da Bruxelles, ha un ruolo chiave nel processo decisionale. Ascoltati e sovvenzionati pure gruppi di pressione Usa.

Lo speciale contiene due articoli.

Al Gore da Roma guida l’offensiva della lobby ecologista pro elettrico
Al Gore (Getty Images)
Attacchi al governo, che risponde spingendo sullo sviluppo del nucleare.
Lobby green, chi finanzia la rivolta
Ansa
  • Non solo Ultima generazione: dietro tutti gli attivisti spuntano i soldi dei miliardari. Da Bayer a Apple, dai petrolieri a Rockfeller: ecco chi sostiene la «causa verde».
  • Uno dei settori in cui i gruppi di pressione sono particolarmente attivi è l’agroalimentare. Quella strana alleanza tra Greenpeace e giganti come Nestlè.
  • Nella battaglia sull’auto elettrica sono entrate in campo anche le lobby dei componenti che non hanno ricevuto la certificazione green di Bruxelles e ora rischiano di essere tagliati fuori dai mercati finanziari.

Lo speciale contiene tre articoli.

I terroristi climatici si nutrono delle tragedie
Getty Images
Davanti alla catastrofe che ha colpito la Germania, la lobby green lancia i suoi slogan: «È colpa del petrolio e della Co2». Sono atti di sciacallaggio per spingere l'affare multimiliardario dell'elettrico. In più tacendo sul fatto che, eventi simili, si verificano da secoli.
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