«History Repeating». La storia si ripete. È questo il titolo della terza edizione del Lake Como Design Festival, un evento diffuso che animerà la città fino al 10 ottobre.
Il Festival è organizzato da Wonderlake Como con il sostegno di Italy Sotheby’s International Realty, realtà leader nel settore immobiliare di lusso, Mantero Seta, leader nella creazione, produzione e distribuzione di tessuti e accessori tessili di lusso, Erika Cavallini, brand di moda di lusso accessibile con un particolare focus all’artigianalità, Holcim Italia, leader nella fornitura di soluzioni sostenibili ed innovative nel settore dell’edilizia e Accademia Giuditta Pasta, uno dei pochi licei riconosciuti dal Ministero con entrambe le sezioni dedicate alla musica e alla danza.
Grandi aziende del territorio unite da un obiettivo comune. «L’idea è di mettere in mostra come designer e aziende affrontano la storia. Il tema si inserisce nelle tante riflessioni del momento sul contemporaneo, in un Paese come il nostro che ha una grande tradizione alle spalle» ha spiegato Marco Sammicheli, curatore dell’esposizione organizzata nelle sale del Ridotto al Teatro Sociale di Como.
All’interno dell’esposizione dialogano insieme i pezzi di alcuni tra i più importanti designer internazionali, da Ettore Sottsass a Gio Ponti. «Il tema History Repeating è emerso da una conversazione con Lorenzo Butti, direttore artistico del festival che avrebbe voluto lavorare sulle ri-edizioni» ha proseguito Sammicheli. «Ho iniziato a catalogare come aziende e professionisti si relazionano con il passato. Oggi, si vede un adeguamento di materiali, un adeguamento magari al comfort contemporaneo, e si rilevano citazioni e idee di rincorsa, partendo dalla storia per poi lavorare sull’interpretazione che dona ai nuovi progetti vita autonoma rispetto al passato. In mostra si vedrà anche una sorta di ready-made: guardando a un oggetto storico, il contesto viene spostato ribaltando il paradigma, o ancora ci sono tante piccole storie che compongono una storia più grande. Il fatto che alcuni autori stranieri come Alvar Aalto siano finiti sui cataloghi di aziende del territorio in anni lontani, ci racconta anche di una capacità del tessuto comasco di essere accogliente, non solo con i turisti o comunità di passaggio, ma anche con autori che qui trovano le condizioni per creare qualcosa di speciale».
«Il ripetersi della storia non è un’idea di copia o di mutualità, ma rimanda al continuo sorgere e tramontare di un sole che inebria le caratteristiche di un distretto industriale e culturale, luogo in cui le qualità manifatturiere e creative fanno sì che il design fiorisca, da almeno 150 anni». Nello spazio espositivo - curato dagli architetti Stefano Larotonda e Niccolò Nessi - trame e tessuti orientano gli sguardi e organizzano lo spazio e i flussi verso gli arcipelaghi esposti in mostra. Le installazioni sono dei catalizzatori che oltre a contenere generano quinte per la mostra.
Ettore Sottsass, Quattro mobili, edizione Lithos, 2003Ettore Sottsass, Quattro mobili, edizione Lithos, 2003
Oltre le mura del Teatro Sociale, è possibile visitare Palazzo Valli Bruni, dove va in scena un dialogo tra un dialogo tra Ventesimo e Ventunesimo secolo attraverso l’esposizione di una selezione di oggetti e complementi in vendita, realizzati da designer contemporanei indipendenti che in fase di creazione si sono ispirati al secolo scorso.
Palazzo Mantero, altro gioiello architettonico della città nonché sede storica dell’azienda, diventa teatro di «Reeditions», un progetto che arreda alcune sale della storica residenza con una serie di riedizioni del vasto scenario del design del Novecento. Un appuntamento che invita a riflettere sul tema delle icone e delle sue interpretazioni, una fonte di ispirazione per i designer contemporanei e un'occasione per scoprire Palazzo Mantero, aperto per la prima volta al grande pubblico.
Infine, per tutta la città, attraverso una serie di appuntamenti pensati per creare un dialogo tra design e territorio, si potranno scoprire una selezioni di incisioni e libri d’artista edite da Lithos, ma anche assistere alla proiezione di una selezione di film di ricerca realizzati tra il 1962 e il 1972 da Bruno Munari e Marcello Piccardo. Infine, la mostra «Preludio ed Epilogo. Un’indagine su Asnago Vender a Como e Provincia» - organizzata dall’Ordine degli Architetti della provincia di Como - presenta al pubblico il lavoro dei due architetti attraverso una selezione di disegni originali concessi dagli archivi, video interviste e fotografie inedite delle architetture.
Ma l’evento non finisce a Como. Grazie a una collaborazione con Catawiki tutte le opere presentate andranno all’asta.