Il capo della Bce propone di aumentare le importazioni dagli Usa per evitare la guerra commerciale. Così indebolisce l’euro di cui è la sola custode e fa salire l’inflazione che dice di voler combattere alzando i tassi.
Il taglio dello 0,25% delude Roma che sperava nel doppio. Ma il presidente della Banca centrale tira dritto: «Zero pressioni». Il vicepremier insiste: «Non è intoccabile».
Domani Francoforte ridurrà dello 0,25 il costo del denaro, anche se i buoni dati sull’inflazione tedesca e i pessimi numeri dell’economia Ue spingono per uno sconto dello 0,5%. Questo sì che aiuterebbe il modello Draghi basato sugli investimenti Ue.