la storia in tavola

Cotogna da salvare. Amata dai Romani ma oggi dimenticata
La mela cotogna è un simbolo che accompagna la storia d'Europa da Aristofane a Giambellino, passando per Gesù Cristo e Plinio (iStock)
Può essere mela o pera, nel Rinascimento veniva raffigurata in mano a Gesù. La si usa in cucina, ma anche negli armadi.
Ada Boni e l’economia domestica «Preziosa»
Ada Boni a Roma negli anni Sessanta (Getty Images)
Amante dei fornelli fin da giovane, l’antesignana delle moderne food blogger fonda a inizio Novecento la rivista che diventa subito un riferimento per le famiglie borghesi. Contiene ricette e consigli per governare la casa. Ed è un’occasione di scambio tra le signore.
Luigi Carnacina, più di un semplice maître
Luigi Carnacina (Getty Images)
Da piccolo faceva lo strillone per vendere i giornali e il garzone nelle fabbriche. Poi diventa cameriere e si mette a girare l’Europa Torna in Italia e s’impone per la cordialità con i clienti e la sinergia con gli chef. Ma una ramanzina gli procura il salto a Montecarlo.
Grazie a Sant’Antonio l’Italia non scorda le origini contadine
Particolare del «Trittico delle tentazioni di Sant'Antonio» di Hyeronimus Bosch (Getty Images)
Venerato fin dal Medioevo, è il patrono di animali e macellai. Condusse una vita ascetica. Oggi lo si celebra con feste e dolci.
La polpetta che pare un insaccato ma non lo è
La pitina
La pitina nasce nell’Ottocento in alcune vallate del Friuli dove le carni di capre, pecore e vacche venivano unite a quelle di caprioli, cervi e camosci. Ma non c’erano maiali da cui ricavare il budello per la conservazione. Quindi, ci si arrangiava con la farina di mais.
Le Firme

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