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Donald Trump e Volodymyr Zelensky durante l'incontro alla Casa Bianca (Getty Images)
  • Non si placa la tensione dopo lo scontro nello Studio ovale. Il presidente ucraino definisce «molto, molto lontana» la fine della guerra, e scatena quello Usa: «Non poteva dire cose peggiori, l’America non è disposta a tollerarle a lungo. Come ho detto, non vuole accordi».
  • Per permettere il riarmo, la Ue sta pensando di introdurre eccezioni al Patto di stabilità.

Lo speciale contiene due articoli.

Stop Meloni: no all’uso di nostre truppe
Giorgia Meloni e Keir Starmer (Ansa)
Il premier vede Keir Starmer: accordo sulla lotta all’immigrazione clandestina e cooperazione sulla difesa con Londra e Tokyo. Poi il muro sull’invio di soldati: «Ragioniamo sull’art. 5 senza Kiev nella Nato».
Erdogan tratta, fa i suoi interessi e si propone di ospitare i negoziati
Recep Tayyip Erdogan e Volodymyr Zelensky (Ansa)
Ankara ha una linea «trumpiana»: equidistanza tra Mosca e Kiev e spregiudicatezza.
Nel video, i post fotocopia che i vertici Ue hanno pubblicato su X in sostegno a Zelensky
Oggi un altro velleitario vertice sulla Difesa comune. Per rispondere ai dazi americani Bruxelles punta a Oriente, peccato che Pechino e Nuova Delhi importino pochissimo.

Il leader ucraino costretto a ricucire dopo la mezza rissa scatenatasi nello Studio ovale: vola da Starmer ma si spertica in grazie agli Usa. Pure il capo della Nato lo rimette in riga: «Ho detto a Volodymyr che deve ricucire». E Trump alza il prezzo sulle terre rare.

Le Firme

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