Il ragazzino di Potenza, di famiglia cattolica, arrestato dopo un lungo monitoraggio: si indottrinava online con video di attentati e aveva creato due gruppi Telegram per formare una «provincia» del Califfato nel Belpaese. Intanto aveva già iniziato ad armarsi.
L’estremista del Bangladesh arrestato a Genova aveva catechizzato il parente di 11 anni. Nei disegni del piccolo trovati riferimenti al fucile Ak-47 e alla moschea di Gerusalemme.