Teheran annuncia di aver subito un pesante cyberattacco. A Naqoura ferito l’ennesimo casco blu, l’Unifil: «Noi non ce ne andiamo». Il Vaticano: «Dopo il 7 ottobre dubbi sulla proporzionalità della risposta di Israele».
Una sentenza tedesca pone la base legale per inserire i Guardiani della rivoluzione iraniani nella lista delle organizzazioni stragiste. Ma serve il voto in Aula: la sinistra anti Occidente deve decidere con chi stare. Donald Trump teme gli ayatollah: «Mi scortino aerei militari».
Telefonata di 50 minuti tra i due statisti: Washington resta diffidente, oggi Bibi convoca il gabinetto di guerra. Il ministro Yoav Gallant: «Saremo letali e precisi». Allo studio una combinazione di raid aerei e blitz sotto copertura.
Carri armati israeliani al confine con il Libano (Getty Images)
La rivelazione del giornalista del Watergate, Woodward, inguaia il presidente Usa. Fermata la missione di Gallant a Washington. Troupe del «Tg3» aggredita, l’autista muore d’infarto. Edificio colpito a Damasco.
Dopo l’apprezzamento di Doha per l’invito dell’Eliseo a non sostenere più le azioni di Gerusalemme, arriva un accordo: 10 miliardi per startup e fondi d’investimento.