Nel riquadro Salvatore Gallo. Sullo sfondo la città di Torino (iStock)
L’esponente del Pd gestiva il consenso elargendo promesse e regali. Ma per chi non seguiva i suoi diktat erano guai: «Se si comporta male, avrà vita difficile».
Nelle carte c’è Antonio Esposito, amico di Luciano Moggi e sodale del boss che infiltrò il primo Comune del Nord sciolto per mafia. Condannato come strozzino, ha ricevuto sostegno economico dall’ex bomber Ciccio Graziani.
Un cantiere sotto il grattacielo della Regione Piemonte (Ansa)
Palazzo della Regione Piemonte, tratte autostradali, persino il Porto di Genova: così, secondo l’accusa, le ditte in odor di criminalità organizzata legate a esponenti dem infiltravano gli appalti pubblici. Il Gip: «Procedevano malgrado l’interdittiva antimafia», contando sulla sponda di chi avrebbe dovuto vigilare.