impressionisti

Le 15 mostre da non perdere in Italia nel 2025
Edward Hopper, Pieno mezzogiorno, 1949. The Dayton Art Institute

Dopo un anno che ha registrato numeri da record e con alcune grandi mostre ancora in corso, anche il «cartellone» espositivo italiano del 2025 si presenta particolarmente ricco e variegato. Grandi nomi e artisti di nicchia. Arte antica, moderna e contemporanea. Scultura e fotografia. Con un occhio di riguardo dedicato all’Art Decò e alla Biennale di Architettura di Venezia. Da Gorizia a Napoli, passando per Milano, Rovigo, Ferrara e Roma, per gli appassionati d’arte (e non solo...) non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Berthe Morisot alla GAM di Torino
Berthe Morisot. Eugène Manet all’isola di Wight, 1875 . Parigi, musée Marmottan Monet, legs Annie Rouart, 1993. lnv. 6029

Alla Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino (sino al 9 marzo 2025), una grande mostra celebra la storia e il percorso artistico di Berthe Morisot, l’unica donna tra i fondatori del movimento impressionista. Dai dipinti alle incisioni, esposte oltre 40 opere, tra cui famosi capolavori provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi.

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Nell’anno che celebra i 150 anni della nascita del movimento impressionista, a Palazzo Reale di Milano (sino al 30 giugno 2024) una delle mostre più importanti della primavera pone a confronto le personalità e le opere di due pittori, Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, che hanno contribuito in maniera decisiva alle fortune dell’Impressionismo e che hanno influenzato le future generazioni di artisti. Esposti oltre 50 capolavori, prestiti delle prestigiose collezioni del Musée de l’Orangeriee del Musée d’Orsay di Parigi, a cui si aggiungono due straordinarie tele di Pablo Picasso.

L'ingresso della mostra a Palazzo Roverella, Rovigo

E’ la prestigiosa sede di Palazzo Roverella, cuore storico di Rovigo, ad ospitare (sino al 30 giugno 2024) una grande mostra - la più grande mai realizzata in Italia - dedicata ad Henri de Toulouse-Lautrec e alla Parigi fin de siècle. Oltre 200 le opere esposte, di cui ben 60 dell’artista, con dipinti e pastelli provenienti dai più importanti musei americani ed europei, oltre che francesi.

Giovanni Fattori, Diego Martelli a Castiglioncello, 1867, olio su tavola, 13 x 30 cm. Collezione privata

Da Fattori a Signorini, passando per Lega, Borrani e Cabianca, sono le sale del cinquecentesco Palazzo Martinengo di Brescia a ospitare (sino al 9 giugno 2024) oltre 100 opere dei cosiddetti «Macchiaioli», fra le più originali e innovative avanguardie artistiche italiane ed europee del XIX secolo.

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