Erano anni che non andavo allo stadio e tornarci mi ha regalato una nuova ulteriore consapevolezza del mio inguaribile boomerismo. Del mio essere uomo di un altro tempo. Lo stadio, la partita di calcio, anche vissuta da tifoso, è un’esperienza coinvolgente, in un certo senso totalizzante. Ancora più ricca se interpretata con gli occhi aperti e un minimo spirito critico. Ero in compagnia di mio figlio millennial, più tifoso di me. Poco alla volta, la diversità delle sue reazioni è risaltata come un evidenziatore sul mio straniamento. Com’è noto, allo stadio non c’è solo il fatto agonistico. C’è tutto il contorno, l’arrivo all’impianto sportivo, che per me era quello di San Siro per la partita fra Milan e Lazio. Ci sono il popolo dei tifosi, i colori delle tribune, gli striscioni, i cori.
I rossoneri festeggiano la vittoria nel derby (Getty Images)
Brozovic spezza l’inerzia e sono fiamme: pari di Leao, il solito Giroud la ribalta e il portoghese dilaga. Dzeko entra e fa 3-2, poi il portiere rossonero fa tre miracoli.
Lorenzo Insigne (Getty Images)
Lascerà il Napoli perché l’offerta che arriva dal Canada è imbarazzante: 11,5 milioni netti all’anno per 5 anni, oltre a 4,5 di bonus. Alcuni tifosi cedono al moralismo e lo criticano, però lui ha ragione perché a 30 anni sa che un treno del genere non ripasserebbe.
(Jonathan Moscrop/Getty Images)
- Finisce 3-2 a Torino dopo una lotta senza esclusione di colpi e una girandola di decisioni arbitrali contestate. Un espulso a testa, un rigore per l'Inter e due per i padroni di casa, che grazie a Juan Cuadrado vedono l'Europa.
- La federazione della Svezia annuncia il forfait di Zlatan Ibrahimovic per l'infortunio al ginocchio. E il Milan si interroga sulla tenuta del quarantenne per l'anno prossimo.
Lo speciale contiene due articoli.
Zlatan Ibrahimovic (Nicolò Campo/LightRocket via Getty Images)
Pochi giorni dopo il ristorante in zona rossa, l'accusano d'avere quote di un'agenzia di scommesse: rischia tre anni di squalifica.