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Gümpel delira ancora e offende tutti: ebrei, cristiani, leghisti. E l’italiano
Il giornalista tedesco, per difendere Gad Lerner dopo Pontida, attacca i lumbard sfregiando il crocifisso: «Volete sculture di un ebreo mezzo morto affissato alle pareti». Poi il suicidio razzista: «Della stessa specie di Gad».
Il network di Gümpel tifa Unione europea per fare più business
Il giornalista tedesco lavora per N-tv, canale del gruppo Rtl con sede in Lussemburgo e controllate in tutto il Continente. D'altronde Udo Gümpel è diventato famoso per le sue comparsate sulle reti italiane e non ci risulta per gli scoop in patria.
Alla Boldrini piace chi odia le donne
ANSA

Chiedo scusa ai lettori se sono costretto a tornare a occuparmi di una nullità di nome Udo Gümpel, ma purtroppo l'imbarazzante caso che lo riguarda è stato oggetto di numerosi interventi. Giornalisti da tinello tipo Christian Rocca ed ex direttori in avanzato stato depressivo tipo Giuliano Ferrara si sono infatti spinti a commentare ciò che non hanno visto o che, se lo hanno visto, non vogliono capire per eccesso di partigianeria. Riassumo la puntata precedente: martedì sera sono stato invitato a partecipare alla trasmissione condotta da Bianca Berlinguer su Rai 3.

Lo psicodramma della claque di Gümpel
ANSA
Il giornalista tedesco non si dà pace e continua con gli insulti via Twitter: fa il bullo sessista con Selvaggia Lucarelli («fai schifo») e l'ex presidente della Camera approva. Poi arrivano i rinforzi, dall'immancabile Roberto Burioni a Giuliano Ferrara.
Un’armata straniera occupa i talk con lo scopo di rieducare gli italiani
ANSA
Il tedesco Udo Gümpel è soltanto la punta dell'iceberg: in televisione si susseguono opinionisti di tutto il mondo, da Alan Friedman a Rula Jebreal, che fanno carriera con minacce e insulti. Colpa pure dell'esterofilia dei conduttori.
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