In un video delirante HadjaLahbib, commissaria per le crisi, invita i cittadini europei a prepararsi al peggio. Nello zaino da combattimento dovremmo tenere accendini, documenti, viveri e caricatori del telefonino. E il colmo è che la politica belga si sbellica dalle risate.
Tre ore di telefonata tra i due leader: cessate il fuoco parziale e immediato avvio di negoziati per l’assetto permanente. Mosca chiede lo stop alle forniture belliche a Kiev, Macron e Scholz: no, si continua. Von der Leyen insiste: «Bisogna attrezzarci per combattere». Dribblando la democrazia con un blitz, Berlino cambia la Costituzione e avvia il riarmo.
Vladimir Putin e Donald Trump in una foto d'archivio (Getty Images)
Dialogo positivo tra i leader che attuano il «cessate il fuoco energetico e infrastrutturale». Gli Usa spingono il Cremlino a staccarsi da Pechino. Mosca: «Il mondo è più sicuro». Medio Oriente, intesa sul ruolo dell’Iran.
Inghilterra e Francia insistono col loro piano per offrire garanzie militari a Kiev dopo la guerra, ma devono precisare: «L’adesione sarà volontaria». Ursula von der Leyen spiega la sua idea di pace: «Ci vuole un riarmo massiccio». Il 6 marzo se ne parlerà al Consiglio europeo.