Le tradizionali bambole russe in legno Matrioska, raffiguranti Vladimir Putin, Donald Trump e Xi Jinping (Ansa)
In Europa si cerca di ridimensionare l’intesa tra Trump e Putin. Eppure Washington sta ottenendo ciò che voleva: staccare Mosca da Pechino e ridisegnare il Medio Oriente.
Dopo il colloquio di martedì con Putin, il tycoon ha telefonato ieri al leader ucraino. E ha proposto di porre i suoi impianti atomici sotto il controllo degli Usa. Già effettuato uno scambio di 372 prigionieri. Domenica ripartono i negoziati a Gedda.
Tre ore di telefonata tra i due leader: cessate il fuoco parziale e immediato avvio di negoziati per l’assetto permanente. Mosca chiede lo stop alle forniture belliche a Kiev, Macron e Scholz: no, si continua. Von der Leyen insiste: «Bisogna attrezzarci per combattere». Dribblando la democrazia con un blitz, Berlino cambia la Costituzione e avvia il riarmo.
Vladimir Putin e Donald Trump in una foto d'archivio (Getty Images)
Dialogo positivo tra i leader che attuano il «cessate il fuoco energetico e infrastrutturale». Gli Usa spingono il Cremlino a staccarsi da Pechino. Mosca: «Il mondo è più sicuro». Medio Oriente, intesa sul ruolo dell’Iran.