Il governo di Parigi, azionista di entrambe le aziende, si attiva per la fusione che renderebbe più difficile l’ingresso del nostro esecutivo nell’ex Fiat. E metterebbe a rischio fabbriche e posti di lavoro in Italia.
Il ministro: molti fondi vanno ai loro veicoli realizzati fuori. Dubbi sulla partecipazione pubblica: comanda la Francia. Maurizio Landini: «Lo diciamo da tempo». Ma chi l’ha sentito?
A giochi ormai fatti, il sottosegretario all'Economia, Antonio Misiani, paventa l'ingresso pubblico nel gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa. Il ceo Carlos Tavares rassicura i sindacati, ma è impossibile che il colosso automobilistico faccia i nostri interessi e non quelli dei francesi
Prima operazione all'estero del gruppo di Matteo Del Fante per potenziare l'e-commerce