Il partito che annunciò trionfalmente di aver abolito la povertà punisce i poveri. Sì, non è uno scherzo e nemmeno un gioco di parole: è il risultato delle misure fiscali messe a punto dalla nuova maggioranza giallorossa. A segnalarlo non è Matteo Salvini o Giorgia Meloni per spirito di polemica con Palazzo Chigi. No, la rivelazione arriva dall'Ufficio parlamentare di bilancio, una sorta di authority indipendente che fa le pulci ai conti dello Stato e ai provvedimenti varati dalle Camere. Secondo l'Upb, che è un po' una specie di Corte dei conti, con la differenza che i giudizi sono preventivi e non a distanza di anni, i nuovi sgravi decisi dal Conte bis non solo premiano più certe fasce di reddito, fra i 26 e i 28.000 euro lordi l'anno, ma stangano i cosiddetti incapienti, ossia coloro (...)
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- Il partito è spaccato fra favorevoli e contrari, che ricordano il programma elettorale: fra le promesse c'era l'addio al Mes.
- Richieste sotto la media e crescita dei rendimenti dei titoli a cinque e dieci anni. Gli esperti temono la ristrutturazione del debito unita alle nuove norme sulle emissioni: «Se passa il Mes vendiamo tutto».
Lo speciale contiene due articoli
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L'ex pm si sfoga: «Il premier ha la faccia di bronzo, vuole avere sempre ragione. Grillo è stato bravo a evitare i riciclati. I magistrati? Gherardo Colombo, Ilda Boccassini... Mai stati amici miei. Le toghe sono rovinate dalle correnti».
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Il capo pd rilancia la cittadinanza agli stranieri. Luigi Di Maio reagisce: «Sono sconcertato».
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- Il piano di Matteo Salvini per recuperare risorse: svuotare il fondo per il bonus cashback. Pronti un emendamento sul ripristino del Mose e due per lo scudo Ilva. Autodifesa fiscale: «Dalla pace sulle liti un miliardo all'anno».
- Il Servizio bilancio del Senato ritiene sovrastimate molte entrate da misure simbolo come plastic tax e sugar tax. M5s, Pd e Iv se le danno ancora sulla lotta agli evasori.