Lasciare la Via della seta non è semplice: il Dragone minaccia ritorsioni economiche. Si può però sostituire l’accordo con uno meno impegnativo. Utilizzando il paracadute americano e ottenendo dal G7 il sostegno per mitigare la rappresaglia commerciale.
Il M5s a brandelli persino nelle ex roccaforti: Giuseppe Conte prova a scaricare la colpa su Luigi Di Maio. Il centrodestra vince dov’è unito, però il Carroccio arretra anche al Nord, superato da Fdi. Giorgia Meloni punzecchia gli alleati: «Fossi in loro uscirei dal governo».
Il tribunale di Napoli sospende la sua elezione a presidente del M5s e anche la modifica allo statuto che ha fortemente imposto. Esultano Davide Casaleggio e Alessandro Di Battista. L’ex premier: «Il mio è un legame politico prima che giuridico, non dipende dalle carte bollate».
Giuseppi e il Csm si aggrappano al feticcio dell'obbligatorietà dell'azione penale. E Mario Draghi si prepara all'aut aut: restano 24 ore. Inutile la pioggia di sub emendamenti, ne dovrebbero passare tre su centinaia.