Il caudillo di Palazzo Chigi ha dato la colpa del Mes a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni. Infilando una serie di bugie da far spavento. Così ha dimostrato di essere un presidente inadeguato e un personaggio allo sbando.
Il premier sente sempre più lontani Pd e M5s. E vuole fondare una sua forza centrista. Ora però pure i media lo scaricano.
L'agguato televisivo all'opposizione fa arrabbiare il Quirinale, che lascia libero Matteo Salvini di rendere noto il suo sfogo. Ora si lavora al «dopoguerra» senza l'avvocato del popolo.
In un'intervista al quotidiano spagnolo El Paìs, Giuseppe Conte ha detto che contro il coronavirus rifarebbe tutto quel che ha fatto. Immaginiamo dunque che, se ci fosse la possibilità di ricominciare da capo, un mese prima dell'esplosione dei contagi il premier si presenterebbe sorridente in televisione per tranquillizzare gli italiani, garantendo di aver messo in atto le misure necessarie a tutelare la salute delle persone.
Il premier si autoincensa sul Pais: «Abbiamo scelto di limitare i diritti costituzionali». Mentre ad Harvard studiano i suoi errori. Non gli resta che sventolare bandiera bianca.
Altro che 4 o 5 miliardi, i fondi nuovi sono 400 milioni, 50.000 euro a ogni Comune. I fogli amici lo incensano, ma i sindaci protestano: «Fa come Ponzio Pilato. Quei soldi non bastano neppure per l'uovo di Pasqua».