La verifica dell’audio ha dato ragione al figlio dell’imprenditore, che contestava la trascrizione del suo interrogatorio, durante il quale davvero aveva detto «leciti».
Il tribunale libera, dopo 100 giorni di domiciliari, uno dei cinque agenti arrestati perché accusati di abusi sui detenuti in loro custodia. «Non luogo a procedere» per un altro collega. Per il gip la vittima tunisina «era impaurita» ma in realtà è in carcere per altri reati.